venerdì 10 dicembre 2010

Alzheimer


Che cos'è la demenza?
La demenza è una malattia a carattere progressivo caratterizzata da una perdita globale delle funzioni mentali in grado di influenzare le attività sociali e quotidiane del soggetto, e le sue relazioni interpersonali.
Presenta tre disturbi: COGNITIVI (ragionamento, orientamento, memoria, giudizio, percezione), FUNZIONALI (attivittà della vita quotidiana: lavarsi, cucinare, vestirsi) e COMPORTAMENTALI (agitazione, insonnia, apatia, depressione).



Che cos'è la malattia di ALZHEIMER?
E' un processo lento e progressivo che distrugge le cellule cerebrali, non é una malattia infettiva contagiosa, può essere terminale perchè sorgono altre patologie.
Compare raramente prima dei 50 anni, ma oggi, con l'allungamento della vita, si parla di esordio precoce nelle forme di malattia di Alzheimer prima dei 65 anni.
Non si sa ancora che cosa provochi questa la malattia, ma le cause sono molteplici. I fattori ambientali (sostanze chimiche, tossine, virus, stress) potrebbero favorire lo sviluppo della malattia e in presenza di una predisposizione genetica, che rende l'organismo vulnerabile a questi fattori esterni. Per il momento, non ci sono prove certe sull'agente responsabile di questa malattia.
I fattori di rischi più frequentemente correlati alla malattia sono:
  • età avanzata
  • storie familiari di demenza (non ereditarietà)
  • sesso femminile
  • fattori di rischio cardiovascolare
  • apo-E4
  • traumi cronici
I fattori protettivi per la malattia di Alzheimer sono:
  • terapia sostitutiva con estrogeni dopo la menopausa
  • uso di cortisonici e antiinfiammatori
  • alto livello d'istruzione
  • fumo
Non ci sono attualmente esami radiologici o di laboratori che possono prevenire la malattia nel soggetto che non ha ancora sintomi, perché quando queste compaiono (interessata la memoria) ormai il cervello é già stato danneggiato.
E' difficile determinare la durata della malattia. Si considera in media di 8 anni circa, con variazioni tra 2 e 20 anni. La forma ad insorgenza precoce avrebbe un decorso più rapido.
La diagnosi? la diagnosi clinica è molto difficile in mancanza di test di laboratorio o radiologici specifici
  • definitiva (lesione al cervello)
  • probabile (sintomi clinici e altre malattie che non sono responsabili)
  • possibile (seconda malattia cerebrale)
 Non sempre il paziente va informato della diagnosi, dipende del soggetto, della modalità di come si dice e se  si é grave o meno.

La famiglia del soggetto demente: caregiver
  • l'80% dei pazienti dementi vive in famiglia
  • il 2/3 dei pazienti sono assistiti dai familiari
  • il 70% sono dei pazienti dopo i 65 anni
Il ruolo della famiglia è centrale.Si può avere uno scambio di assistenza, un aiuto. Il caregiver (qui si prende cura del malato) è spesso definito ''la seconda vittima della malattia'' per il coinvolgimento emotivo e il grado di stress. Le ripercusioni sono notevoli: isolameto sociale, mancanza di tempo libero, senso d'impotenza, sensi di colpa, rassegnazione, scoraggiamento, stanchezza...Il vissuto del caregiver può variare a seconda della malattia: negazione, coinvolgimento eccessivo, colpa, rassegnazione.
E' necessario un supporto: della società, dagli operatori sanitari, un sostegno psicologico e assistenziale, un aiuto dalle associazioni di volontariato e la conoscenza dei servizi territoriali fruibili, maggiore coinvolgimento del medico di base, hospices, diagnosi precoci, approccio multidisciplinare, farmaci attivi, assistenza sociale.

Informazioni utili: Associazione Alzheimer Marche (Alzheimer Italia)
                          via Sabotino, 9 - Ancona - 071 3580452

                          Associazione Dei Familiari Dei Malati Di Alzheimer
                          Via Francesco Graziani, 71, 63023 Fermo 0734 621183
                          Organizzazione di volontariato 

                          Centro Diurno Alzheimer
                          via Fermana, 3 - 63014 - Montegranaro (hospedale)
                          Fermo
            

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